Cari lettori e cari scrittori, spesso nel nostro lavoro ci imbattiamo in piccoli errori grammaticali che non sembrano gravissimi, in sé, ma che a un occhio attento possono risultare sgradevoli.
Uno di questi è quello di usare le parole simili come se avessero lo stesso significato.
Oggi vi vorrei parlare della differenza tra RAVVIARE e RAVVIVARE.
RAVVIVARE significa far tornare in vita, o restituire vitalità a una persona o una cosa. Per esempio: ravvivare un malato, ravvivare un piede congelato. Si usa anche in senso figurato: ravvivare un'amicizia, ravvivare la passione ecc...
RAVVIARE invece ha diversi significati. Il più letterale è quello di mettere sulla buona strada, specie in senso morale. Il contrario di sviare. Ma il significato che vorrei sottolineare oggi è quello di mettere in ordine, sistemare, con particolare riferimento alla propria persona. Ovvero: si ravviano i capelli spettinati, si ravviano i vestiti in stazzonati, si ravvia (di rado) una stanza disordinata.
MA ATTENZIONE! L'italiano è una lingua ricchissima, I SINONIMI PERFETTI NON ESISTONO!
Ravviare i capelli non è lo stesso che ravvivarli. I significati si somigliano, ma per RAVVIARE basta infilarci una mano e dargli una veloce sistemata. Per RAVVIVARLI, se sono spenti o sfibrati, probabilmente occorrerà un balsamo e una buona lozione.
LE DUE AZIONI QUINDI NON SI EQUIVALGONO.
Questione di sfumature.
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