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  • Immagine del redattoreAndretta Baldanza

POTERE AI PICCOLI!

«Ah, no, signora mia. Io delle piccole c.e. mica mi fido. Che ne so di che boiate pubblicano, pur di avere un catalogo?»

«Uh per carità. Non leggo nulla al di sotto di Mondadori! Che quelle piccole case editrici lì prendono soldi dagli scrittori e pubblicano qualsiasi schifezza.»


Facciamo chiarezza.

Ecco, appunto. Facciamo un attimo chiarezza.

Punto primo, e più importante, noi NON CHIEDIAMO soldi ai nostri autori. MAI. Detto questo…


Sì, abbiamo cominciato come una piccola casa editrice.

No, non lo siamo più (20 pubblicazioni in un anno solare ci hanno spediti di diritto tra le case editrici di medie dimensioni, come minimo!) E comunque essere piccoli non è mica peccato mortale!


Come «piccola» casa editrice ci siamo impegnati fin da subito a pubblicare solo autori emergenti (altro grave peccato di cui parleremo più avanti), mettendo così insieme due delle più grosse sfide del mercato editoriale. Non siamo certo gli unici, ci mancherebbe. Ma siamo presuntuosi: lo facciamo come non lo fa nessun altro!

Famiglia Blitos

I nostri autori non sono oggi e non saranno mai dei numeri, per noi, così come non lo sono i lettori.

Abbiamo persone che ogni giorno si impegnano per scrivere il miglior romanzo che possono, per presentarlo il meglio possibile al pubblico, per creare la copertina perfetta, per trovare sempre nuovi canali attraverso i quali farci conoscere e, speriamo, apprezzare da sempre più persone. Per capire cosa desiderano i lettori, quali sono i loro generi preferiti, in che letture piace loro immergersi,

Abbiamo un rapporto personale con ognuno dei nostri collaboratori, interni ed esterni, e ci piace definirci una famiglia, perché sappiamo tutti quanta fatica sta facendo ognuno gli altri nel proprio campo, perché è la medesima che stiamo facendo noi nel nostro.


Quindi, in fondo, cosa ci manca?


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